Handel Masterworks: Decca fa concorrenza a Brilliant
Nel mese di marzo 2009, la casa discografica Decca Classics ha rilasciato Handel: The Masterworks, un cofanetto che racchiude in 30 CD i capolavori del compositore tedesco naturalizzato inglese. Le incisioni non sono tratte solo dall’archivio Decca ma anche dai cataloghi Deutsche Grammophon e Philips. Le tre etichette in effetti costituiscono il gruppo Universal Classics. Ecco i contenuti in dettaglio:
CD 1: CD 2: CD 5: CD 7: CD 9-11: CD 12-13: |
CD 14-15: CD 16: CD 17: CD 18: CD 19: CD 20-21: CD 22-24: CD 25-27: CD 28-30: |
Poco meno di due anni fa, nell’articolo Händel: Concerti grossi – Neville Marriner sottolineavo come i concerti per organo diretti da Neville Marriner fossero ancora fuori catalogo mentre invece i concerti grossi erano stati reinseriti come cofanetto della serie The Originals. Ebbene ora è possibile arricchire la propria discoteca con questo nuovo cofanetto che contiene, tra l’altro, la stessa identica edizione dei concerti grossi uscita alla fine del 2007 e in più i concerti per organo, non solo i 12 catalogati come opere 4 e 7, ma anche gli ulteriori 4 concerti sfusi (n. 13-16), sempre diretti da Neville Marriner con George Malcolm all’organo. A ben vedere, i primi 8 dischi di questa raccolta corrispondono esattamente ad un cofanetto Decca fuori catalogo da molti anni (458 333-2) che appunto conteneva i capolavori per orchestra eseguiti dall’Academy of St. Martin in the Fields; il gruppo londinese, più numeroso della maggior parte delle orchestre da camera barocche filologiche, utilizza strumenti moderni; l’approccio ai brani di Händel è interessante perché si pone a metà strada tra la filologia moderna, dalla quale riprende entro certi limiti lo stile spedito dell’esecuzione e la precisione nei tempi, e l’interpretazione romantica, a cui si deve un suono dolce, legato, e con dinamiche molto graduali. L’ascolto risulta dunque piacevole e per nulla noioso come invece potrebbe risultare adottando tempi variabili o particolarmente lenti.
Anche i dischi che seguono sono molto spesso tratti da edizioni già esistenti; di seguito troverete le copertine di alcuni degli album che sono inclusi per intero nel nuovo Masterworks.
Orchestral Works – N. Marriner |
Messiah – Neville Marriner |
Hercules – John Eliot Gardiner |
Judas Maccabaeus – Mackerras |
Solomon – Paul McCreesh |
Giulio Cesare – Marc Minkowski |
Uno degli aspetti più interessanti di questo nuovo cofanetto di cui non ho ancora parlato è il prezzo assolutamente concorrenziale. Di norma non supera i 60 euro, ma in offerta è possibile trovarlo anche intorno a 40 euro; questo spiega il titolo di questo articolo, dato che l’olandese Brilliant Classics ha messo in commercio il box Handel: Celebration Edition, 39 CD, che include, oltre a molti dei capolavori offerti da Decca (mancano Hercules e Giulio Cesare) anche le suite per clavicembalo (4 CD), Aci, Galatea e Polifemo (2 CD), Jephtha (3 CD), Rinaldo (2 CD), Semele (2 CD), Apollo e Dafne, il tutto ad un prezzo praticamente identico a quello proposto da Decca Classics. Considerando il fatto che gli artisti che incidono per le grandi case discografiche sono generalmente piuttosto rinomati, la battaglia potrebbe sembrare vinta senza alcun dubbio dalla casa discografica inglese, in realtà si commetterebbe un grave errore. È sufficiente infatti dare uno sguardo ai contenuti del box Brilliant per rendersi conto che i nomi sono spesso di prim’ordine, talvolta persino gli stessi che troviamo nel Masterworks: Neville Marriner con l’Academy of St. Martin in the Fields, Stephen Cleobury, David Willcocks, e la Stuttgarter Kammerorchester.
Che questa iniziativa Decca sia solo l’inizio di una concorrenza all’emergente casa discografica olandese? La Brilliant si è distinta da un paio di anni a questa parte grazie alle sue edizioni supereconomiche degli integrali di Bach e di Mozart, rispettivamente 155 e 160 dischi, proposte al prezzo di 100 euro. Anche la Philips ha in catalogo un integrale di Mozart, ma il prezzo è maggiore di un ordine di grandezza: si aggira intorno ai 1000 euro. È chiaro che, in un confronto del genere, per quanto gli artisti possano essere più o meno rinomati, la scelta del giovane appassionato, spesso squattrinato in quanto studente, non potrà che cadere sull’offerta Brilliant; nulla poi gli vieterà di acquistare edizioni più prestigiose di questo o quel componimento scoperto durante l’esplorazione del mega-cofanetto (che pone anche qualche difficoltà logistica: i 40 centimetri di lunghezza non sono sempre facilmente disponibili nelle librerie di casa). Probabilmente, di fronte a questo enorme divario di offerta, di fronte al rapporto 10 a 1 dei prezzi, la Universal Classics intraprende una strada forse rischiosa vista l’attuale crisi del mercato discografico, ma che, a mio avviso, potrà invece portarle ossigeno. Il cultore di musica classica è poco incline ad acquistare brani o album in formato elettronico (come download), sia esso senza perdite (FLAC) che, peggio ancora, con perdite (MP3), in quanto è viva la cultura del supporto fisico, il disco, che, banalmente, si può toccare, che ha un valore intrinseco e che ne acquista in ragione della sua rarità.
Un’ultima indicazione sull’etichetta Brilliant che non riguarda Handel ma che merita una menzione: nel catalogo è disponibile un’esecuzione molto interessante delle Variazioni Goldberg di Bach con Elena Barshai all’organo (1 CD); si può trovare a prezzi stracciati e non posso che consigliarla vivamente anche se devo precisare che dal punto di vista tecnico la registrazione lascia un po’ a desiderare, ma per pochi spicci tutto sommato ci si può anche accontentare. Buon ascolto.
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15 agosto 2011 alle 12:10Johannes-Ernst Köhler esegue l’Arte della Fuga di Bach all’organo « Musica classica ieri e oggi
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